Affari Tuoi - Riposa in Pace


Si è chiusa un'epoca. Televisivamente parlando. E francamente, era anche ora. Venerdì 17 marzo è andata in onda l'ultima puntata di Affari Tuoi, il gioco dei pacchi. La prima puntata fu trasmessa da Rai 1 nel lontano 2003. Alla conduzione c'era Paolo Bonolis che, portando in tv la versione italiana del format olandese Deal or No Deal, costruiva a sua insaputa quello che sarebbe diventato un caposaldo dell' access prime time della prima rete. Da quel momento sarebbe poi iniziata una sfida all'ultimo colpo, non solo televisivo, con il competitor di Canale 5 Striscia la Notizia. Con Bonolis il game show diventa intrattenimento puro. Ma non solo. Con Affari Tuoi la televisione compie ufficialmente il passaggio dalla Lira all'Euro. Celebre il "vecchi conio" di Bonolis così come le formule "Scavicchi ma non apra" o il rito apotropaico celtico "Analn-atrac ut-vas betod dokiel dien-ve". Bonolis, come Garibaldi, unisce l'Italia in TV ospitando venti concorrenti che rappresentano le regioni dello stivale. Ma due anni dopo, nel giugno del 2005, Bonolis torna a Mediaset lasciando un'ingombrante eredità. A sostituire il conduttore di Ciao Darwin arriverà Pupo, poi Antonella Clerici, e poi ancora Flavio Insinna che alternerà la conduzione con Max Giusti. Nessuno si rivelerà all'altezza di Bonolis. Nel corso degli anni il meccanismo del gioco è rimasto in gran parte invariato, appesantito però da tutta una serie di annessi e connessi che hanno avuto come unico effetto: quello di rallentare la fruizione dello show. Trascinato fino allo scorso venrdì, Affari Tuoi è l'esempio televisivo di come spesso si dovrebbe avere il coraggio di lasciare in vetta per non rischiare la caduta più disastrosa. Insinna ha poi inflitto il colpo mortale al programma, caricando un game show basato sulla sola fortuna con un'eccessiva retorica dilaniante. Un accanimento terapeutico ingiustificato che non ha di certo giovato alla rete. Ma ora è finalmente finita. Mai più sofferenze. Affari Tuoi, riposa in pace.  

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