Amatissima Rai, Heatherna Nostalgica



Cara Rai, mia amatissima Rai. Poche parole per te che sei sempre la solita nostalgica. Fattelo dire: essere nostalgici non è necessariamente un male. Hai dato prova di essere una gran romanticona in tal senso ed il risultato è stato, alle volte, anche piuttosto piacevole. Lo hai fatto nel 2008 con Viva Radio 2 Minuti, il delizioso preserale in dieci puntate del tuo amore-amaro Fiorello, con il Rischiatutto di Fazio, e con tanti altri flash back televisivi. A tal proposito, quando a fine giugno ho appreso di Nemica Amatissima, alias il ritorno in TV di Lorella Cuccarini e Heather Paris in uno show evento, ho pensato fosse un'idea niente male. Mi sono detto che forse nel 2016 una prima serata affidata interamente solo all'una o all'altra non avrebbe funzionato, ma che giocare sulla rivalità, vera o presunta, delle due e costruirci attorno uno show in due puntate era una mossa da furbona come tu sola sai essere, cara Rai.

Mi sbagliavo. Come altri 4 milioni di italiani, mi sono ritrovato ad assistere ad un taglia&cuci dei più improbabili, fatto di vecchie sigle cantate (dal vivo?) e ballate (quelle sì!), qualche sketch neanche troppo originale e altre due o tre idee raffazzonate. Un varietà (mi si scusi la blasfemia televisiva nell'uso improprio del termine) poco degno di due professioniste che hanno fatto la storia di questo genere televisivo e immeritevole del mio tempo e di quello dei già citati 4 milioni di italiani.

La quintessenza della nostalgia canaglia. Questo è stato Nemica Amatissima, show che ha visto due donne di spettacolo diametralmente opposte affrontarsi a distanza sul mastodontico palco di Rai Uno. Ad un lato del ring, Lorella Cuccarini. La Hillary Clinton del varietà italiano. La first lady delle accoppiate artistiche, che prova finalmente a correre sola. Non si risparmia: canta, balla, corre, intervista e intrattiene senza sosta, senza pause, senza un perché. Da sola sì, perché dall’altro lato del ring c’è Heather. La cica-cicala che, mentre la sua collega suda e fatica, non sembra sentire l’esigenza di dimostrare chi è stata. Tornata temporaneamente dall’esilio televisivo, la Parisi ha probabilmente più la voglia di mostrare chi è diventata. Lascia fare a Lorella, ritagliandosi piccoli spazi, senza scalciare, senza strafare, senza nascondere la propria insofferenza. Le due contestant non si affrontano. È uno scontro simulato che non appassiona.

Cara Rai, mia amatissima Rai. Senti a me. Anche la nostalgia va addomesticata, plasmata. Per non lasciare che diventi un amaro rimpianto. Ti saluto.

Nessun commento:

Posta un commento